LA RONDINE -PUCCINI -22 MARZO




RECENSIONI


Si aprì il sipario. Sul palco si trovavano due fratelli, Clara e Fritz, che si ritrovano immersi nel mondo dei balocchi: i giocattoli prendono vita, soldatini, tazze da tè, arlecchine, ballerine, ma soprattutto lo “Schiaccianoci”, vestito tutto di rosso.

 

All'inizio dell'opera, prima che il sipario si apra, sbuca un mimo: molto bravo a muoversi, scattante, capace di mostrare le emozioni che vuole trasmettere ed era anche molto simpatico.

 

Mi hanno colpito i costumi e i vestiti dei ballerini, tutti colorarti, brillantinati e ben fatti. In tutta questa armonia e felicità, c’è anche il buio e l'oscurità della città dei topi e della Regina dei topi che incube minacciose.

 

A.A

 

 

 

Ieri martedì 19 dicembre siamo andati a vedere "Lo schiaccianoci", è stato un po' difficile da capire perché non era né narrato né recitato, solo ballato.

 

È iniziato con Clara e Fritz che aprivano i regali di Natale, poi sono andati a dormire e hanno sognato i giocattoli appena scartati. Nei sogni compaiono diverse popolazioni: cinesi, russi, arabi e spagnoli. I balli si alternano a giochi con le ombre cinesi.

 

Si svegliano e festeggiano il Natale con tutti i parenti, a Clara viene regalato uno schiaccianoci che viene rotto da suo fratello Fritz.

 

Lo zio lo ripara e Clara torna felice.

 

Mi sono piaciute le maschere e la Regina dei topi. Anche le scenografie erano molto belle.

 

Lo spettacolo mi è piaciuto molto, è stato un po' difficile da capire ma era bellissimo.

G.A.

 

 

 

È il 24 dicembre, i due fratelli Clara e Fritz, dopo aver aperto i regali, vanno a dormire.

 

Si addormentano in un sonno profondo, che fa sognare a Clara, personaggi molto particolari: la inquietano, le fanno paura o le trasmettono felicità, danzando leggeri come delle piume.

 

Subito dopo il primo sogno, Clara inizia a sognare diverse danze tipiche di vari posti del mondo.

 

Questo spettacolo fa pensare a quanta fantasia si ha quando si è piccoli, proprio per questo le musiche, che accompagnano i rispettivi balletti, ci conducono nei sogni e lo spettatore prova tutto ciò che prova Clara, sentendosi protagonista.

 

Questa storia ci fa capire quanto è bella la fantasia, e che anche gli adulti dovrebbero conservarla.

A.M.

 

 

 

È la storia di due ragazzi che dopo aver aperto i regali, vanno a dormire. Nel sogno affrontano il loro nemico il re dei topi. Il loro sogno si mischia alla realtà. Fritz fa un dispetto a sua sorella rompendole lo schiaccianoci, però lo zio lo ripara.

 

I balletti sono stati belli per le giravolte, le spaccate, i salti.

 

Le scene sono ambientate in tanti paesi diversi. Alla fine, come in ogni spettacolo, c'è il saluto, tutta la platea applaude gli attori bravissimi. Questo spettacolo mi è piaciuto molto.

M.S.

 

 

Sul palco ci sono Clara e Fritz, che prima di andare a dormire guardano su un telo nero dei numeri e delle figure che, in poco tempo, diventano una scritta: 24 dicembre.

Clara e Fritz si addormentano e vengono trasportati nel mondo dei sogni. Arrivarono gli ospiti e, lo zio dei due bambini, per animare la festa, racconta la fiaba della noce dura di Krakatuk, la serata continua con l'apertura dei regali: Arlecchino, il soldatino e uno schiaccianoci. Proprio lo schiaccianoci, e attira l'attenzione dei fratellini che litigando se lo strappano di mano fino a che Fritz, indispettito, lo rompe.

Lo zio ripara lo schiaccianoci che si anima. Il loro viaggio continua prosegue dalla Cina all'Arabia attraveso il sogno

A.S.

 

 

 

 

È la vigilia di Natale, Clara e Fritz vanno a dormire, Clara incomincia a dormire e a sognare il suo nuovo regalo, uno schiaccianoci.

 

La regina dei topi  vuole ucciderli, ma lo schiaccianoci difende Clara e la vita della regina termina. Tutto ciò avviene con dei giochi di luci. La vicenda continua e lo schiaccianoci racconta la sua storia... una giovane, volendo il geriglio della noce più dura del mondo, parte per trovare la noce, il giovane deve riuscire a spaccare la noce con i denti. 

I vestiti delle ballerine sono sul bianco e colori pastello e quelli degli uomini sul blu, la sceneggiatura è di Lele Luzzati, la musica bellissima di  Cojkosky.

G.P.

 

Si apre il sipario. Sul palco si trovavano due fratelli, Clara e Fritz, che si ritrovano immersi nel mondo dei balocchi. I giocattoli prendono vita: soldatini, tazze da tè, arlecchine, ballerine, ma soprattutto lo “Schiaccianoci”, vestito tutto di rosso.

 

All'inizio dell'opera, prima che il sipario si apra, sbuca un mimo: molto bravo a muoversi, scattante, capace di mostrare le emozioni che vuole trasmettere ed è anche molto simpatico.

 

Mi hanno colpito i costumi e i vestiti dei ballerini, tutti colorarti, brillantinati e ben fatti. In tutta questa armonia e felicità, c’è anche il buio e l'oscurità della città dei topi e della Regina dei topi che incube minacciosa.

 

A.A

 

È la vigilia di Natale, quando i due fratelli Clara e Fritz si svegliano in un gioco di luce.

 

Su un telo nero, all'inizio, le luci sono confuse, ma con il passare del tempo lo spettatore legge “24 dicembre”.

 

Splendide scenografie, musiche fantastiche,  una bella storia.

Lo Schiaccianoci è un'opera fantastica, è quella chi mi ha fatto tenere gli occhi incollati al palcoscenico, alcuni costumi sono fantastici, bellissimi e, tutti dai colori vivaci. Numerosissimi i personaggi.

 

L.T

 

"Lo schiaccianoci" è un balletto molto famoso, ambientato alla vigilia di Natale, ha come protagonisti due bambini di nome Clara e Fritz.

Il balletto inizia con la comparsa di una figura inquietante: Dosselmier. Dopo questa comparsa si vedono i due bambini che si svegliano e, grazie ai giochi di luce, capiamo che è la vigilia di Natale, i due aprono i regali, ma il regalo che li attira di più è quello dello schiaccianoci. Dosselmier regala uno schiaccianoci che Fritz strappa dalle mani della sorella e lo rompe, Dosselmier lo ripara e stabilsce che deve essere di Clara. I due si addormentano e sognano, è un sogno simile alla realtà e i loro giochi si animano, Clara balla con il suo preferito, lo schiaccianoci. Quest'ultimo racconta la sua storia a Clara: ha viaggiato per l'Arabia, la Spagna, la Cina e la Russia.

P.M.

 

 

 

Tutto inizia con due ragazzini di nome Fritz e Clara, vestiti di bianco  che dormono in un letto. Dietro ad un telone nero ci sono delle luci con parole e numeri, che poi diventano “24 dicembre”.

Fritz e Clara vengono rapiti da un sogno / realtà in cui i regali di Natale (soprattutto lo schiaccianoci )  ballano.

Arrivano gli ospiti gli uomini sono vestiti di nero con camicia verde, rossa, rosa, blu e gialla; le donne sono eleganti, con vestiti lunghi e di colori luminosi. La regina dei topi invece è bassa e parla con una voce praticamente incomprensibile. La fata confetto è molto magra ed agile, vestita di bianco, balla sulla musica del Valzer Dei Fiori; verso la fine compaiono anche la teiera e la tazzina che ballano e saltano.

F.C.

 

 

 

Le danze iniziano il 24 dicembre con due ragazzini innocenti in attesa del Natale, la più bella festa dell'anno. Durante la festa, l’inquietante, strano e sorridente zio Dosslemier dà un po' di movimento alla situazione con uno spettacolo di mimo, sono tutti seduti a osservare il racconto di re, regine, bambini e perfidi antagonisti.

È il venticinque dicembre e Clara è un po' spaventata dallo zio Dlosslemier, dallo sguardo e dal sorriso enigmatico, impossibile non provarne paura, però Dlosslemier conquista la nipote regalandole un rosso e grande Schiaccianoci, fatto a soldatino.

La festa sembrava esser finita, quando Clara va a dormire,  iniziano le danze nei sogni, lo schiaccianoci prende vita sotto forma di principe azzurro. Nel sogno lo schiaccianoci racconta della sua gioventù passata in Cina, in Spagna, Russia e Arabia per trovare un ragazzo che riuscisse a rompere la noce più dura del mondo, solo con l'uso dei denti. Il tutto si conclude con un fantastico ballo tra il nobile schiaccianoci e l'innocente e candida Clara. Tutto questo accompagnato da un dolce e leggero xilofono oppure un delicato triangolo e da un particolarissimo strumento: la celesta, indispensabile per la realizzazione di questo spettacolo.

M.C.

 

 

È la vigilia di Natale cioè il 24 dicembre. Clara e Fritz sono due fratelli che si fanno dispetti a vicenda. A Clara regolano uno schiaccianoci che ha fatto lo zio. Per realizzare questa scena durante una bellissima danza, distribuiscono dei regali a ciascuno di loro.

In questa opera niente è impossibile se si ha tanta immaginazione, Clara e Fritz ne sono un esempio.

Ogni cosa può diventare realtà anche grazie alla scenografia di Luzzati.

Clara e Fritz litigano perché Fritz è geloso dello schiaccianoci, che si rompe perché tirato con troppa forza e lo zio lo riaggiusta.

Clara va a dormire e si risveglia in un bellissimo mondo fatto solo d ‘immaginazione. Lo schiaccianoci prende vita e aiuta Clara a sconfiggere la Regina dei topi. Poi viaggia in tutto il mondo dove incontra dei bravissimi danzatori. Finisce lo spettacolo.

P.P.

 

È il 24 dicembre, il sipario si apre con due fratelli che vedono una scritta comparire su un telone. Clara e Fritz vanno a dormire. Clara inizia a fare un sogno che sembra reale.

Sono tutti bravi a ballare però i personaggi più importanti sono: lo zio, Clara, Fritz e la regina dei topi.

Tutti i costumi erano fatti benissimo, il più bello, secondo me, è quello della Regina dei topi.

I balletti sono belli, ancora di più la musica, dà quel tono di leggerezza, è una meraviglia.

È stata l'opera più bella che abbia mai visto. I vestiti erano eleganti ma allo stesso tempo sobri.

F.S.

 

 

Tutto iniziò io 24 dicembre, Clara e Fritz, due ragazzi dispettosi, aspettavano con ansia di scartare i regali.

 

Arrivò lo zio che consegnò ai due ragazzi lo schiaccianoci. I due ragazzi erano molto contenti perché ci giocavano, ma ad un certo punto si ruppe  e Clara pianse molto.

 

In alcune scene ci sono dei piccoli giochi di ombre cinesi che ai due fratelli fecero molta paura, si presentò così l'oscurità, il buio, l'arrivo dei topi con il loro re. Ad un certo punto verso la fine del primo atto arrivò la fata confetto, con le sue fate, ballava il valzer dei fiori.

 

Il secondo atto condusse i ragazzi in sogno in Russia, Cina, Spagna, Arabia, e ognuno regalava diverse emozioni.

 

Alla fine dello spettacolo il principe schiaccianoci si liberò dal suo corpo di legno.

 

N.C

 

“Lo schiaccianoci” é, a parer mio, uno dei più bei balletti,degno di una rappresentazione magnifica come quella del 19/12/17 al teatro Carlo Felice di Genova, sia per la storia che ti conduce nel  mondo fantastico dei bambini, ma in particolar modo per la musica che ti rende empatica all’ennesima potenza con i protagonisti , quasi ti pare di essere lì a ballare con lo schiaccianoci o un giocattolo che si anima.  E. S..

 

Il 19 dicembre,io e la mia classe siamo andati a vedere il balletto “Lo Schiaccianoci”.

 

È la vigilia di Natale, due ragazzi sono ansiosi di ricevere i propri regali, intanto il loro papà racconta loro una storia. Nel frattempo arriva lo zio, un mago, che porta regali a tutti i bambini seppur impauriti dallo zio.

 

Clara  riceve per regalo uno schiaccianoci a forma di soldatino di cui Fritz è geloso,e rompe il giocattolo per dispetto. Ma lo zio, per la gioia della bambina, lo ripara. Clara, stanca della serata, va a dormire e sogna: tutto quello che le era attorno cresce e prende vita: l’albero di Natale, lo schiaccianoci e tanti topi... che vogliono rubare a Clara lo schiaccianoci, però lui si anima e sconfigge i topi. Lo schiaccianoci, intanto, racconya la sua storia a Clara, racconta dei viaggi intrapresi. Clara si risveglia e ripensa al sogno che ha fatto cono lo schiaccianoci e lo abbraccia.

 

Lo spettacolo mi è piaciuto molto perché c’erano momenti divertenti, con protagonisti lo zio, e un giullare. Lo spettacolo è volato, rispetto ad altri.

 

 

  M.B.

 

È il 24 Dicembre, la vigilia di Natale, ma non ci sono decorazioni di Natale a parte qualche tela con disegnati dei regali. Si possono notare Fritz e Clara che svegliati iniziano a danzare splendidi balletti, insieme allo zio e ad altri ballerini, tutti in una mano, hanno un regalo che alla fine lasciano ai due bambini. Ad un certo punto anche lo zio farà un regalo, un regalo molto speciale: lo schiaccianoci.

 

Ma i due litigano per averlo e così proprio per il litigio Fritz lo rompe e  il padre lo castiga, per fortuna, lo zio,  un mago,  lo aggiusta e così Clara è felicissima. Poi arriva la regina dei topi e dei topi maligni spaventano Clara, ma  il principe li sconfigge.

Ballerini da tutto il mondo si esibiscono con bellissimi balletti e con una musica di sottofondo ancora più bella. Devo dire che è stato uno spettacolo entusiasmante, a me più di tutti ha colpito lo zio di Clara e Fritz,  i balletti  coordinati con la musica, è  stato  un momento entusiasmante.

L P.