LA GIORNATA DELLA MEMORIA


SE QUESTO E' UN UOMO


“Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera;
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza per ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi e alzandovi;
Ripetetela ai vostri figli.
O vi sfaccia la casa
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.”

 

PRIMO LEVI "SE QUESTO è UN UOMO"


UNA VOLTA NELLA VITA



In Francia, paese notoriamente all'avanguardia, è stato istituito nel 1961, un anno a noi lontano ma vicinissimo alla fine della seconda guerra mondiale, il Concours national de la résistance et de la déportation, a cui ogni anno partecipano classi di studenti liceali e di scuole superiori. Nell'anno scolastico 2008/2009 il tema da affrontare nel lavoro collettivo era “I bambini e gli adolescenti nel sistema concentrazionario nazista” e a vincere il primo premio furono gli alunni di una turbolenta seconda del liceo multietnico di Creteil, guidati da un'illuminata professoressa di storia dell'arte ed educazione civica, Anne Anglés, che non vide in loro dei perdenti, ma delle speranze per il futuro.

E' questa la storia raccontata nel film Una volta nella vita.


In Francia, in una scuola della periferia di Parigi, nel 2009, Malik e la sua classe partecipano ad un concorso proposto dalla loro professoressa di storia e geografia per imparare a vivere bene insieme, visto che sono una classe difficile, che collabora poco.

 

Il lavoro viene svolto a gruppi, raccolgono notizie sullo sterminio dei bambini e adolescenti ebrei durante la seconda guerra mondiale, e ascoltano testimonianza di persone  sopravvissute alla Shoa, per sviluppare  il tema del concorso.

 

Il film mi è piaciuto perché mi ha emozionato molto, e mi ha catapultato nel passato.

 

Quando sono tornata a casa,  ho pensato a quello che Léon ha detto sulla sua vita nel campo di concentramento, le sue parole  mi hanno colpito veramente tanto. Dopo aver visto questo film, mi sento cambiata in meglio perché mi ha fatto ragionare su argomenti importanti.

 

A.A

 

 

 

Ahmed Drame' e' un ragazzo nero della seconda classe del Liceo Blum della periferia di Parigi, si tratta di una classe problematica in cui convivono ragazzi di razze e religioni diverse. La professoressa di storia Angles decide di provare ad interessarli facendoli partecipare ad un concorso sulla Shoa'. Tutti pensavano che non c'è l'avrebbero mai fatta, ma Ahmed e i compagni, dopo aver ascoltato la testimonianza di Leon, sopravvissuto ai campi si sterminio, rimangono colpiti, si impegnano, Fanno ricerche, elaborano un lavoro che vince il concorso e tutti gli studenti di quella classe maturano. Ahme  si impegna come tutti i suoi compagni per superare l'esame di maturità.

 

Ahmed con la sua storia vuole dire che gli ostavcoli che possiamo trovare nella vita possono essere superati collaborando con gli altri e ci aiuto a riflettere sul fatto che non deve mai più  ripetersi ciò che è stato.

 

 

 

Il film è bello e mi ha colpito molto quando nella classe di Ahmed, Leon, il sopravvissuto racconta quello che gli è successo e mostra a tutti il numero tatuato sul braccio, spiegando come con quello i tedeschi toglievano l'identità degli Ebrei trasformandoli in numeri e non più in persone. Quando ho visto quella scena ho provato molta rabbia per quella ingiustizia.

 

Il personaggio che mi è piaciuto di più e la professoressa Angles perché è la persona che ha creduto nei ragazzi e li ha aiutati a crescere ed è stata fiera di loro.

 

Mi ' piaciuta la scena della poesia di Primo Levi citata nel film, che insegna a ricordare per sempre quello che è successo agli Ebrei perché' non succeda mai più'.

 

M.S.

 

 

 

Il film é stato toccante e commovente perché le storie che raccontavano i personaggi assomigliavano un po’ alle nostre. Le parti più commoventi sono state:

 

–le storie dei sopravvissuti

 

– la storia di Leòn

 

 

 

Leon racconta dell’uccisione del padre. E poi arriva il momento dei numeri, quei numeri che toglievano l’identità a chiunque, quei numeri che rimangono stampati a vita, per sempre;  alcune scene sono spente e buie per trasmettere allo spettatore la tristezza. Le parole sono così profonde che rimangono  nel cuore come una pozza che non si asciuga.  La frase più bella per me è :

 

<j’ai souvent pensé que la moralité consiste en le courage de faire un cholx>

 

“Ho sempre pensato che la morale consiste nel coraggio di fare qualcosa”

 

DA 

 

 

 

È ispirato ad una storia vera. Nel Liceo Leòn Blum, in Francia, ci sono tantissimi ragazzi di etnie, confessioni religiose diverse. Una professoressa, Anne Gueguen, propone, alla sua classe più deludente, un progetto da fare tutti insieme sulla resistenza e sulla deportazione; in ricordo della shoah. Tale lavoro  cambia la vita degli studenti. Tutti leggono libri sulla shoah, assistono al racconto di un sopravvissuto dei campi di concentramento. Tutti lanciano un palloncino, per ricordarli e ridar loro l’identità che i nazisti volevano togliere agli ebrei. All’inizio di questo lavoro ognuno aveva un proprio gruppo, ma un giorno, a sorte hanno fatto due gruppi ben organizzati e, grazie alla collaborazione di tutta la classe, sono arrivati primi. La classe che all’inizio era considerata persa si è ripresa ed alla fine tutti hanno conseguito il diploma

 

FC

 

 

 

           

 

           

 

           

 

           

 

           

 

           

 

           

 


BASTA GUARDARE IL CIELO



 

RELAZIONE DEL LIBRO BASTA GUARDARE IL CIELO

 

AUTORE:

 

RODMAN PHILBRICK

 

TITOLO:

 

BASTA GUARDARE IL CIELO

 

TITOLO ORIGINALE:

 

FREAK THE MIGHTY

 

CASA EDITRICE:

 

BEST BUR RIZZOLI

 

LUOGO E DATA:

 

NEW YORK 1993

 

INFORMAZIONI SULL’AUTORE:

 

SCRITTORE NATO A BOSTON NEL 1951, VIVE TRA IL MAINE E LA FLORIDA . E’ AUTORE DI LIBRI PER RAGAZZI E PER ADULTI. INIZIA A SCRIVERE A SEDICI ANNI MA PRIMA DI DIVENTARE SCRITTORE A TEMPO PIENO LAVORAVA COME COSTRUTTORE DI BARCHE. I PRIMI RACCONTI SCRITTI SONO STATI DI GENERE MYSTERY PER ADULTI. POI HA SCRITTO BASTA GUARDARE IL CIELO CHE HA AVUTO MOLTO SUCCESSO E NE SONO STATE STAMPATE QUASI 3 MILIONI DI COPIE. ORA HA PUBBLICATO UN LIBRO DI GENERE THRILLER PER ADULTI.

 

GENERE:

 

ROMANZO DI FORMAZIONE

 

PERSONAGGI IMPORTANTI:

 

MAX, KEVIN,

SECONDARI: FATA GWEN, TONY D., KENNY KANE, LORETTA LEE.

 

AMBIENTE (SPAZIO E TEMPO):

 

AMERICA, GIORNI NOSTRI

 

RIASSUNTO:

 

MAXWELL, CONSIDERATO SENZA CERVELLO, VIVE CON I NONNI PERCHE’ IL PADRE E’ IN PRIGIONE PER AVER UCCISO LA MADRE, E’ ANCHE IL NARRATORE DELLA SUA STORIA DI AMICIZIA CON FREAK, UN RAGAZZO CON UNA MALATTIA E CON LE PROTESI ALLE GAMBE, CHE ADORA LEGGERE E SCRIVE UN SUO VOCABOLARIO PIENO DI PAROLE STRANE.

ADORA I ROBOT E I CAVALIERI DICE CHE PER LUI STANNO INVENTANDO UN CORPO NUOVO BIONICO. I DUE SI FANNO CHIAMARE FREAK AND THE MIGHTY. DURANTE L’ESTATE  VIVONO TANTE AVVENTURE. A NATALE PERO’ IL PADRE DI MAX LO RAPISCE. FREAK RIESCE A TROVARLO E A LIBERARLO. LA MALATTIA DI FREAK PEGGIORA. MAXWELL VA ALL’OSPEDALE DOVE FREAK GLI REGALA UN LIBRO CON LE PAGINE BIANCHE. GLI DICE CHE DEVE SCRIVERE LI’ SOPRA TUTTE LE LORO AVVENTURE E LA LORO STORIA. POI MUORE. MAXWELL SI CHIUDE IN CASA E NON VUOLE PIU’ ANDARE A SCUOLA SENZA IL SUO AMICO MA POI DECIDE DI FARE QUELLO CHE GLI AVEVA CHIESTO KEVIN PRIMA DI MORIRE CIOE’ SCRIVERE LA STORIA DI FREAK AND THE MIGHTY.

 

EPISODI SIGNIFICATIVI:

 

  1. L’AVVENTURA DELLO STAGNO DOPO LA QUALE I DUE DIVENTANO FREAK AND THE MIGHT, UNENDO LE GAMBE DI MAX ED IL CERVELLO DI KEVIN PRONTI ALLE AVVENTURE.

  2. L’AVVENTURA DEL RITROVAMENTO DEL BORSELLINO QUANDO CONOSCONO LORETTA LEE CHE POI AIUTERA’ MAX E KEVIN A LIBERARSI DEL PADRE;

  3. QUANDO MAX, FA VOLARE L’UCCELLO DI PLASTICA DI KEVIN DAVANTI ALLA FINESTRA DELL’OSPEDALE SPERANDO CHE ALMENO RIESCA A VEDERLO PER CERCARE DI STARGLI VICINO.

  4. QUANDO KEVIN REGALA IL LIBRO CON LE PAGINE BIANCHE E DICE A MAX DI NON AVERE PAURA.

  5. QUANDO MAX SI FA CORAGGIO PER SCRIVERE LA LORO STORIA.

 

INTERPRETAZIONE E GIUDIZIO PERSONALE:

 

E’ UN LIBRO CHE PARLA DI TEMI COME L’AMICIZIA, LA DIVERSITA’, LA MALATTIA. E’ LA STORIA DI UNA AMICIZIA TRA DUE RAGAZZI DIVERSI, UNO CON IL CERVELLO E UNO CON LE GAMBE, ESCLUSI DALLE ALTRE PERSONE, CHE PERO’ INSIEME SUPERANO I LORO LIMITI E IMPARANO UNO DALL’ALTRO COME SUPERARE LE DIFFICOLTA’.

 

LA STORIA MI E’ PIACIUTA MOLTO ANCHE SE E’ TRISTE PERCHE’ NON HA UN LIETO FINE VISTO CHE KEVIN MUORE. MA LA STORIA MI HA APPASSIONATO E INSEGNATO CHE DAGLI AMICI BISOGNA PRENDERE IL MEGLIO ANCHE PER SUPERARE LE DIFFICOLTA’. MI HA FATTO CAPIRE CHE NON BISOGNA AVERE PAURA SE SI E’ DIVERSI IN QUALCOSA ANCHE SE E’ DIFFICILE ESSERE SEMPRE ACCETTATI DAGLI ALTRI.

 

M.S.

 


Autore: Rodman Philbrick

 

Titolo: “Basta guardare il cielo”

 

Casa editrice : BUR Rizzoli

 

Luogo e data : luglio 2016 presso elcograf

 

Informazioni sull’autore : Rodman Philbrick è nato a Bostonne nel 1951 e vive tra il Maine e la Florida. È un autore di libri per ragazzi e adulti.

 

Genere : Drammatico, avventura, di formazione

 

Personaggi importanti : Max, Kevin, personaggi secondari: Grim, Gram, La fata Gwen, Loretta , Iggy e Kenny Kane

 

Ambiente(spazio e tempo):  camera di Max,  casa di Freak, ospedale, Casa di Loretta Lee, discarica, asilo e scuola

 

Riassunto della vicenda(circa dieci righe): Maxi é un ragazzo grande e grosso e dicono tutti che è scemo. Kevin ha una rara malattia che impedisce al suo corpo di svilupparsi. Sono tutti e due soli, ed è per questo che diventano molto amici. Loro due vivono molte avventure insieme e il loro legame si rafforza sempre di più; ma purtroppo la vita riserva  a loro una brutta sorpresa.

 

Episodi significativi: 1- quando Max e Freak vanno a vedere i fuochi d’artificio

 

2- quando Freak porta Max a vedere l’ospedale

 

3- quando Max accompagna Freak all’ospedale perché non era stato bene e abbraccia la madre di Freak

 

4- quando Freak salva Max da suo padre

 

5- quando Max scrive il libro delle loro avventure

 

Interpretazione e giudizio personale : Questa storia mi è piaciuta molto, sia il libro, sia il film. Mi è piaciuto soprattutto il messaggio che trasmette, ti fa capire che Kevin e Max essendo entrambi soli si aiutano e si sostengono.

A.M.

 

Riassunto della vicenda(circa dieci righe):

 

Kevin é un bambino intelligente, ma fisicamente malato;Max, invece, é grande e forte, ma con scarsa intelligenza. La cosa bella è che tra loro nasce una forte amicizia. Come veri cavalieri della tavola rotonda sconfiggono draghi, malintenzionati (Toni D e la sua banda) e salvano, damigelle in difficoltà (Loretta Lee).  Uniscono le loro forze e diventano veri cavalieri, forti, coraggiosi e capaci di affrontare qualsiasi situazione avversa.

 

 

 

 

 

Episodi significativi:

 

1.   La prima volta che Freak sale sulle spalle di Max (4 luglio);

 

2.   Nel tombino trovano la borsa di Loretta Lee

 

A.S

 

Riassunto della vicenda( circa dieci righe): Max è un ragazzo che si considera senza cervello perché non sa leggere bene. Un giorno arriva Kevin anche detto Freak, trasferitosi vicino a casa dei  nonni di Max, che infatti non aveva più la mamma e il papà era in galera.

 

Max e Freak diventano amici e decidono di andare allo stagno per godersi la festa con  i fuochi d'artificio, ma arriva Tony D, detto Blade, e la sua banda che prendono in giro Max e Kevin, Kevin reagendo dice a Tony D cretino, quest'ultimo arrabbiato li insegue ma per fortuna arriva la polizia che lo ferma. Max viene rapito da suo padre, ma Max ricorda  quella notte in cui il padre uccise sua madre, e rischia molto, per fortuna arriva la polizia con Freak e arrestano suo padre. Dopo poco tempo Freak muore a causa della sua malattia che non gli permette di  crescere normalmente.

 

Episodi significativi: Recupero borsetta,fuochi d'artificio al laghetto,cena di Natale a casa.

 

 

 

 

 

 

 

Interpretazione e giudizio personale: per me il film è stato molto bello ma era molto diverso dal libro.

F.P.

 

 

Riassunto della vicenda(circa dieci righe): Kevin è un ragazzo di costituzione molto esile affetto da una malattia che non permette la normale crescita delle ossa, quindi gli organi crescono ma le ossa no, ma è dotato di straordinaria intelligenza.

Max, al contrario, è un ragazzo di corporatura massiccia, timido e con una grave difficoltà a socializzare, il che lo rende facile bersaglio degli altri ragazzi del quartiere, anche perché suo padre è in galera per aver ucciso sua moglie.

L'amicizia che unisce Kevin e Max quando si trovano ad essere vicini di casa, li fa diventare inseparabili. Compiono diversi gesti, come recuperare la borsetta di una signora. Ma, nel mentre, il padre esce di galera e rapisce il figlio dalla casa dei nonni dove vive. Kevin riesce a rimettere in galera il padre di Max, ma qualche giorno dopo muore a causa della sua malattia, la madre si trasferisce e Max decide di scrivere il libro che racconta della sua amicizia con Kevin.

 

Episodi significativi: L'incontro tra Max e Kevin, Max che salva Kevin che stava soffocando, la cena di Natale, il rapimento di Max da parte del padre, Kevin che salva Max dal padre, la morte di Kevin, il diario che Max  scrive.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Interpretazione e giudizio personale : A me il film è piaciuto molto, mentre lo guardavo cercavo di pensare ai due protagonisti come se fossero io e un mio amico. Mi è piaciuto molto anche il contrasto tra la serietà di Max e la felicità di Kevin. È stato bellissimo anche quando hanno permesso Kevin di fare motoria sulle spalle di Max, la scena che mi ha fatto più ridere è quando Kevin cade da una collina innevata.

P. M.

 

Max e Kevin sono due bambini che hanno bisogno l’ uno dell’altro: Max ha difficoltà a scuola e si ritiene ritardato, vive nella cantina della casa dei suoi nonni, con cui sta dopo l’arresto di suo padre e la scomparsa della madre. Non si sente parte di loro  e infatti li chiama Grim e Gram,

 

Maxwell è grande e grosso e viene preso in giro per la sua corporatura e stupidità.

 

 

 

Kevin compensa la sua disabilità con la sua acutissima intelligenza.

 

Vive con sua madre, la fata Gwen che ama tantissimo.

 

 

 

I due protagonisti affrontano tante avventure molto pericolose, come  affrontare Tony D., un ragazzo molto pericoloso costantemente ubriaco.

 

Nelle situazioni di pericolo si  aiutano sempre, come quando Max ha preso sulle spalle Kevin per riuscire a fargli vedere i fuochi d’artificio, o quando Kevin ha salvato la vita a Max spruzzando una soluzione di aceto negli occhi del padre di Max che lo aveva rapito.

 

Kevin è un appassionato di cavalieri specialmente quelli della tavola rotonda.

 

Per lui i cavalieri della tavola rotonda sono  dei robot che vengono programmati per andare a sconfiggere i cattivi, lui stesso dice che dopo la sua operazione diventerà un robot forte e intelligente, per “mascherare “ la sua inevitabile morte.

 

A. G.

 

 

 

 15 gennaio 2018

 

 

Caro Gino,

 

ho visto il film "Basta guardare il cielo" e voglio raccontarti le avventure dei due protagonisti Max e Kevin. Sono due ragazzi solitari ma dal momento che si conoscono diventano due amici inseparabili. Insieme diventano un corpo solo tanto che Max si sente un ragazzo molto felice con Kevin. Una sera, i due vanno a vedere al luna park i fuochi d'artificio, ma vengono aggrediti da una banda di ragazzini bulli che li segue: Max riesce a portare sia lui che Kevin in salvo.

Un giorno, Kevin dall'auto vede la banda, che li aveva aggrediti, rubare una borsetta e gettarla in un tombino, così, la sera stessa, Kevin chiede a Max di aiutarlo a recuperare la borsetta, così Max e Kevin vanno a recuperare la borsetta, ma arriva di nuovo la banda che vuole picchiare Kevin, il ragazzo sale sulle scale antincendio e Max  gli lancia il bidone della spazzatura addosso, allora la banda scappa e loro recuperano e consegnano la borsa alla proprietaria Loretta Lee.

In seguito Max viene rapito dal padre da poco uscito di galera, che lo porta in un palazzo, intrappola il figlio con due corde a un calorifero, ma Kevin interviene, spruzza negli occhi del padre peperoncino, così i due amici scappano e tornano a casa invece il padre torna in carcere.

Un girono a scuola Kevin mangia troppo velocemente, Max gli ripete sempre di mangiare con calma, ma lui non lo ascolta, pochi secondi dopo, Kevin si sente male, Max chiama l'ambulanza.

In ospedale gli diagnosticano ancora un anno di vita, allora la mamma piange e lo racconta anche a Max.

Una notte Kevin muore e Max si dispera così tanto che si chiude per giorni in camera sua. Per riprendersi inizia a scrivere tutte le avventure passate insieme.

Spero che ti sia piaciuto il film che ho visto. Te lo consiglio, ho scelto per te le parti più interessanti per suscitare la tua curiosità.

 

                                                                                                                            Nicoló

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                             Savona, 15 gennaio 2018

 Caro Fabio,

 

oggi, a scuola, ho visto il film "Basta guardare il cielo" che racconta di due ragazzi che vivono molte avventure.

Oggi ho deciso di scriverti per raccontartene qualcuna.

I due  ragazzi si chiamano Max e Kevin, Kevin ha un problema che non gli permette di crescere, mentre Max è grande e grosso ed ha il padre in prigione per aver ucciso la madre. Adesso che te li ho presentati inizio a raccontarti le loro avventure. È il 4 luglio, è  festa, ci sono i fuochi d'artificio. Max e Kevin ci vanno ma fanno un incontro indesiderato: Tony D e la sua banda. Tony D è un bullo che ha molti problemi con la polizia e si diverte a fare delle risse e, ha preso di mira i due protagonisti. Max è terrorizzato mentre Kevin risponde ai loro insulti e alla fine li chiama cretini per ben due volte, Tony D si arrabbia moltissimo, ma la sicurezza lo ferma. Stanno per iniziare i fuochi e i due fuggitivi si mettono in mezzo alla folla; iniziano a essere sparati i primi fuochi, Kevin non riesce a vederli perché è troppo basso. Senza pensarci due volte, Max lo prende e  lo mette sulle sue spalle, finalmente Kevin riesce a vederli esplodere in cielo e inizia ad urlare per la gioia.

Alla fine dello spettacolo si incrociano di nuovo con  Tony D e la sua banda, questa volta non si dicono niente, però Tony D inizia ad inseguirli con un coltello. Max corre e Kevin, sulle sue spalle, gli dice dove andare, i due riescono a scappare, giungono in un lago e riescono a salvarsi per l'arrivo della polizia. Questa avventura finisce così ma adesso te ne racconto un'altra. Kevin va a casa di Max e lo sveglia nel cuore della notte, gli dice che devono andare a recuperare la borsa di una signora, rubata da Tony D. La borsa si trova nelle fogne e grazie alla forza di Max riescono a togliere la grata di un tombino, Kevin si lega una corda in vita e dà l'estremità a Max, gli dice di calarlo giù per poi recuperarlo. Nel mentre, incontrano per l'ennesima volta Tony D, Max ha paura ma si fa coraggio, prende la grata del tombino e gliela lancia addosso. Tony D scappa e Kevin torna sulla strada. Guardando la carta d'identità scoprono che la proprietaria è Loretta Lee e il suo indirizzo, quando la incontrano vengono a sapere che è un'amica del padre di Max.

Adesso ti racconto l'ultima avventura che vede come protagonista principale  Kevin.

Il padre di Max è uscito di prigione e una sera rapisce il figlio, lo  porta in un appartamento e lo lega ad un termosifone. Kevin lo scopre e lo va a salvare. Prende una slitta e scivola giù per una collina, intanto nell'appartamento è arrivata anche Loretta Lee che si avvicina al termosifone e, senza farsi vedere, dà delle pinze a Max per liberarsi. Quest'ultimo le fa cadere e il padre scopre tutto, allora mette le mani al collo di Loretta per strozzarla. Max, grazie a questo avvenimento, si ricorda della morte della madre e riesce a liberarsi. Intanto arriva Kevin che spruzza negli occhi del padre aceto e curry, riescono a scappare e chiamano la polizia. Il padre torna in prigione e Max è salvo.

Adesso ti saluto perché devo fare i compiti.

 

Spero di vederti presto

 

                                                                                                                              Paolo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                                   

 

                                                                                                                                  Albissola Marina

 

                                                                                                                                  15/01/2018

 

Caro Matteo,

 

ti scrivo perché volevo raccontarti il film che abbiamo visto a scuola dal titolo “Basta guardare il cielo”. Voglio raccontarti principalmente le avventure dei due protagonisti ma non solo quelle. Ti racconto il film perché mi ha colpito molto, e vorrei farti provare le sensazioni che ho provato io.

 

Una scena che mi ha colpito  è l’incontro di Max e Kevin per la prima volta; Kevin diventa il vicino di casa di Max. All’inizio Max, per capire che ragazzo è, lo spia, poi visto che Max ha dei problemi a scuola, legati a quelli famigliari, e ha bisogno di un tutor per imparare a leggere, Kevin lo  aiuta. Aiutandolo migliora, e proprio grazie a questo iniziano ad avvicinarsi.

 

Un’altra scena, secondo me il simbolo della storia, avviene durante i fuochi d’artificio, alla festa del paese del 4 luglio. Kevin è un ragazzo che ha un grave problema che impedisce alle sue ossa di crescere quindi è molto basso, Max invece è un ragazzo alto e robusto, perciò Max, poiché Kevin non riusce a vedere niente, lo prende sulle spalle. Questo gesto li fa legare molto e diciamo che da questo momento in poi diventano veri amici inseparabili.

 

Max viene rapito da suo padre e Kevin lo salva. Max non ha la madre e il padre è in carcere perchè sospettato di avere ucciso la madre, il ragazzo vive con i suoi nonni. Kevin invece vive solo con sua madre.

 

Il padre scarcerato  rapisce Max perché vuole capire se ricorda l’uccisione della madre. Allora lo porta in una casa e lo incatena al calorifero. La casa in cui si trova è di una amica del padre: Loretta Lee. Lei cerca di aiutarlo a liberarsi dandogli delle pinze, ma proprio nel momento in cui Loretta sta per uscire, a Max cadono le pinze per terra e il padre arrabbiato corre verso Loretta e cerca di strozzarla. In questo momento arriva Kevin che salva Max e Loretta mentre l’uomo viene arrestato.

 

Spero con questa lettera di averti spinto a guardare il film è soprattutto di averti trasmesso delle belle emozioni. Fammi sapere la tua opinione riguardo al film. Spero di vederti presto. Baci!

 

                                                                                                                                       Alice

 

 

 

 

 

Albissola, 15 -1 - 2018

 

 

 

Caro nonno,

 

 

 

Ho visto il film "Basta guardare il cielo", i due protagonisti sono Max e Kevin e vorrei raccontarti alcune avventure che questi due protagonisti vivono insieme.                  

La mia preferita in assoluto è quella in cui Kevin, un ragazzo con una malformazione del fisico, dà cinque dollari a un ragazzo corpulento a cui dà ripetizioni, Max, perchè lo accompagni a vedere i fuochi d'artificio, lui accetta e la sera s' incontrano e vanno a mettersi in fila per assistere allo spettacolo; un gruppo di bulli del quartiere cerca di passare avanti a loro e Kevin che, pur essendo di corporatura esile è molto coraggioso fa valere i suoi diritti sui bulli, Max lo rimprovera perchè sa che presto si vendicheranno, infatti, dopo lo spettacolo, nel quale avviene una scena toccante in cui Max prende sulle spalle Kevin per permettergli di vedere, la banda di bulli ritrova loro in mezzo alla folla e lì inizia un inseguimento da cui per fortuna escono illesi.           

E adesso nonnino mio, ti racconterò la loro prima avventura nelle vesti di cavalieri della tavola rotonda; un giorno si trovano seduti al tavolo di una tavola calda,  un malvivente bisticcia con ragazza, ma intervengono Max e Kevin e lo minacciano, così facendo lo intimoriscono e fugge via. 

Ti racconto ancora un'ultima avventura e poi giuro che la smetto di annoiarti. Una notte Kevin va da Max e gli dice che devono recuperare una borsetta scippata a una signora, durante la giornata, dalla banda dei bulli. Vanno a ripescarla nel tombino, ma dopo un po' arrivano i cattivi, a questo punto avviene uno scontro tra i due gruppi e come sempre, a parte che nella vita reale, il bene prevale sul male. Grazie a una carta d'identità trovata nella borsetta riescono a rintracciare la proprietaria e si recano a riportargliela.                                                                                 Scusami ma a questo punto devo continuare la storia, la proprietaria della borsetta è un'amica del padre di Max che poco dopo esce di prigione e rapisce Max, ma Kevin si dimostra per l'ennesima volta coraggioso e salva Max. Alcuni giorni dopo  il ragazzo muore, lasciando un vuoto colmabile solo dai ricordi dei momenti vissuti insieme.       

Questo film insegna l'importanza della vita, che non va sprecata, dell'amicizia e della lealtà.

 Spero con le mie parole di aver appassionato anche te a questa storia, se vuoi vediamo insieme il film. Baci...                                    Emma